Una distesa pianeggiante, incline alla viticoltura da secoli, scende dai colli trevigiani alla foce del fiume Piave, attraversando l’entroterra veneziano per allargarsi a est verso l’estremo confine orientale della provincia di Venezia e poi giù fino a lambire le coste che affacciano sul Mar Adriatico. Qui si producono vini bianchi e rossi eccellenti: due Docg, il Lison ed il Malanotte del Piave, e tre Doc Venezia, Piave e Lison Pramaggiore.
Lison classico Docg
Un vino elegante, raffinato, dai sentori floreali e di mandorla amara, è la punta di diamante della produzione del comprensorio del nord-est. Un tempo conosciuto anche all’estero come Tocai, il Lison prende il nome dal cuore dell’area produttiva.
E’ un vino molto particolare che fa dell’eleganza il suo tratto distintivo, di colore paglierino luminoso, talvolta con ricordi verdolini, di buon corpo, che si apre al naso con profumi di erbe aromatiche, sentori di frutta esotica, qualche nota di fieno su fondo minerale. In bocca è intenso, avvolgente, pieno con belle note sapide e giusta freschezza, finale caratteristico di mandorla che lascia sempre un bel ricordo di questo incontro. E’ il vino bianco che caratterizza il territorio perché ne ripete i tratti caratteristici: eleganza raffinata, giusta sapidità, buona struttura fusi nell’ anima della discrezione seducente, nel vino che vuol essere avvicinato e scoperto per esserne coinvolti e ammaliati. La sua struttura lo vede protagonista di abbinamenti importanti, con pesci di spessore come il branzino e l’orata, ma da provarlo anche con carni bianche, magari con una supreme di faraona con una leggera salsa alle mandorle.
Malanotte del Piave Docg
È la massima espressione del Raboso Piave e del territorio lambito dal fiume Piave. Il nome Malanotte evoca il piccolo borgo medievale situato a Tezze di Piave – Vazzola nel trevigiano acquistato nel XVII secolo dalla nobile famiglia trentina dei ‘Malanotti’. Qui le vigne donano sin dai tempi antichi un vino rosso che racchiude in sé tutti i sentori di questa terra e della sua storia. Il Raboso del Piave è un vino di grande interesse qualitativo, ma di difficile gestione in cantina per una forza acida non facilmente domabile. I vignaioli delle terre del Piave non hanno mai abbandonato il loro figlio maggiore e hanno saputo aspettare che la saggezza del tempo portasse consiglio per levigare gli spigoli del suo carattere. Alla fine del secolo scorso, è stata reintrodotta la tecnica dell’appassimento nella produzione del Raboso del Piave, valorizzando un metodo antico per produrre un vino moderno, l’attuale Malanotte del Piave. Un vino dal sapore austero, caratteristico, che profuma di marasca, mora e mirtillo, di spezie nostrane; che ha ottenuto il massimo riconoscimento e che si appresta a prendere posto accanto ai più grandi vini italiani. Per allevare il Raboso Piave, alla fine dell’800, i fratelli Bellussi di Tezze di Piave inventarono il sistema a raggi, in seguito definito a bellussera. Questo sistema per cui la vite viene maritata ad una pianta di sostegno, solitamente il gelso, caratterizzò per lungo tempo la campagna trevigiana.
Doc Venezia
Pinot Grigio
Si presenta con un colore che varia dal giallo paglierino al ramato a seconda della sosta sulle bucce, con spiccate note floreali e fruttate in cui si riconoscono fiori di sambuco e di ginestra, seguiti da pera Williams ed ananas, talvolta accompagnati da profumi terziari se viene effettuata anche una sosta in botte. Vino nobile e di buona struttura che si presta anche ad un discreto affinamento e da degustare anche nel medio-lungo periodo con buona soddisfazione. Oggi rimane un riferimento importante nella nostra produzione e con un ventaglio di abbinamenti che potrebbero farlo rivalutare anche da palati esperti visto che si accompagna armonicamente sia ad affettati (prosciutto crudo in particolare ), sia al pesce (ottimo con il branzino al forno), ma anche a carni bianche (faraona e pollo).
Doc Piave
Cabernet
Colore rubino intenso,impenetrabile, struttura importante che evidenzia vino di buon corpo. Si evidenziano al naso note fruttate di prugna e mirtillo , ricordi vegetali e leggermente vinosi. In bocca si apprezza l’intensità e la pulizia con tannini e freschezza che giocano ruoli importanti, lasciando un interessante ricordo. Spezzatino in umido o brasato al vino rosso.
Doc Lison Pramaggiore
Chardonnay
Paglierino intenso, luminoso che si apre al naso con profumi fruttati (banana, pesca e pera), floreali e ricordi minerali. In bocca è elegante, suadente ma agile con giusto equilibrio di freschezza e sapidità. Da provare con una sogliola alla mugnaia con fettine di topinambur con olio e limone.