Il Consorzio Vini Venezia è da tempo impegnato in un grande progetto volto a riscoprire e recuperare la storica viticoltura di Venezia e Laguna. Un progetto che attraverso numerose esplorazioni e ben 70 analisi del DNA è riuscito ad individuare e recuperare alcune varietà locali ormai in disuso e a scoprire delle varietà di cui era sconosciuta la presenza a Venezia. E’ con l’obbiettivo di salvaguardare la biodiversità viticola locale che il Consorzio Vini Venezia e Venezia Wine and Food si sono fortemente impegnate nel progetto di restauro e ripristino dell’orto-giardino presso l’area conventuale dei Carmelitani Scalzi a Cannareggio, Venezia.
L’orto giardino, risalente ai primi del Seicento, è giunto fino a noi non solo rispecchiando gli intendimenti dell’Ordine Carmelitano, ma anche proponendo ancora le caratteristiche proprie dei giardini storici veneziani. Pertanto l’orto giardino, delimitato da un alto muro a proporre gli antichi broli dei complessi conventuali, vuole essere riproposto e restaurato non solo per valorizzare gli stilemi propri dei giardini veneziani, ma anche per riproporre la simbologia e i contenuti dei giardini carmelitani e vuole essere altresì un luogo che celebra la biodiversità. L’intenzione dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, proprietario del complesso conventuale, è di aprire il Convento alla cittadinanza. Con il contributo e la collaborazione del Consorzio Vini Venezia, questo importante luogo di cultura religiosa sarà aperto anche ai numerosi turisti, non solo per farlo conoscere come Bene Culturale qual è, ma anche come strumento di conoscenza e salvaguardia della biodiversità, perciò sono state scelte e recuperate tutte le essenze floreali proprie dell’habitat veneziano, aventi, nel contempo, un valore simbolico, capaci cioè di riproporre i contenuti propri del Cristianesimo.
L’orto giardino è formato da sette aiuole così suddivise: il prato, come luogo di aggregazione; l’aiuola delle erbe medicinali, ove il primo attore è la melissa, da cui, dal 1710, i padri Carmelitani ottengono l’acqua di melissa nota in tutto il mondo; l’Hortus olearium cioè l’orto alimentare; il vigneto, composto da antiche varietà locali e specie recuperate a Venezia e laguna; il frutteto, composto per lo più da frutti dai cosiddetti gusti perduti ed infine il bosco. Le sette aiuole sono contornate da quattordici coltivazioni.
Questo importante progetto è stato selezionato ed oggetto di aiuto da parte della Camera di Commercio di Venezia la quale finanzierà la produzione di materiale promozionale e informativo che sarà di supporto alle visite guidate che il Consorzio Vini Venezia e Venezia Wine and Food organizzeranno in occasione di EXPO 2015.
Il progetto è stato approvato anche dal Comitato Venice to expo 2015 che ne ha riconosciuto la grande valenza culturale con grande potenzialità di divenire luogo di visita per un turismo alternativo.
Per info e prenotazione della visita guidata all’Orto www.centroscalzi.it